Oggi piove. Ottimo tempo! Una cosa che adoro davvero è la pioggia, ha la capacità di quietare le anime. Spesso quando piove scrivo, o sul blog, o sulla pagina o da qualche altra parte, non conta dove. Pensando a cosa potrei raccontare, mi sono resa conto che dovrei approfondire molto di più un argomento che diventerà la colonna portante di questo blog tra qualche mese: la Cina!
Altra domanda che mi viene posta circa la mia partenza è: "Ma non ti mancherà tutto quello che hai qui? La famiglia, la casa, gli amici e tutto il resto non ti mancheranno?". In precedenza ero convintissima di no, che niente mi sarebbe mancato per il semplice motivo che non ci avrei pensato, poi ho scoperto che non posso comportarmi come se tutto quello che è successo prima della mia partenza non fosse mai esistito e mi sono messa l'anima in pace. Sì, molte cose mi mancheranno ma sono riuscita ad arrivare a un comune accordo con le due parti di me stessa. Ora tendo a guardare questa grande esperienza come un muro che una volta arrivata lì inizierò a dipingere e ad abbellire; se il muro non esistesse non potrebbe esistere nemmeno il dipinto. Penso che questa sia proprio una bella metafora, sia perché per costruire il muro ci sono voluti tanti mattoncini, sia perché per dipingerlo bisogna prima imparare ad impugnare un pennello, e questo mi rappresenta in tutto e per tutto.
"Perché proprio la Cina?" In primis perché Intercultura ha deciso di mandarmi lì, il che ci porta ad un'ulteriore domanda: "Perché hai messo la Cina nella tua lista?". In effetti questa è la domanda giusta. Sulla mia lista hanno trovato un posto tutti i paesi disponibili dell'Asia e della Penisola Scandinava. Questo è successo perché sono sempre stata affascinata dal diverso, da ciò che dal mio piccolo piccolo punto di vista non riesco a comprendere, poiché per comprendere bisogna immedesimarsi. Ergo, bisogna partire, e ci sono migliaia di modi per farlo. Il mio è un modo abbastanza semplice e tutelato, anche se alcuni di semplice non ci vedono proprio nulla. Io però vi assicuro che esistono modalità completamente folli di viaggiare e ammetto che ne sto prendendo molte in considerazione per il mio futuro.
Vi lascio con una frase che trovai qualche tempo fa e che mi colpì particolarmente.
"Grazie per l’interesse dimostrato e per il contributo nella diffusione della follia nel mondo."Io la dedicherei a tutti quelli che non si stupiscono quando sentono di viaggi pazzi, ma che provano una forte passione verso tutto il diverso.
Mi porti un panda mi porti un panda mi porti un panda? **
RispondiEliminaSai forse anche io mesi fa ti avrei detto MA CHE DIAVOLO FAI?, ma ora che ho studiato la Cina a scuola mi complimento davvero con te!
Sarà una bellissima esperienza sotto molti aspetti :) Complimenti!
Anche io un blog http://the51ststar.blogspot.it/
Se ti va facci un salto! e se vuoi ti aggiungo pure all'elenco a destra :)
Fammi sapere :)
Se vuoi ti posso portare un pupazzo-panda made in china originale! Purtroppo so già che una delle cose che odierò della Cina è proprio il modo in cui vengono trattati gli animali.
EliminaStranamente, nonostante io ami la geografia, la lezione sulla Cina non mi ha fatta impazzire, anzi. Preferisco fare delle "lezioni" con persone che sono state a contatto con la Cina, penso che si impari molto di più :D
Grazie per i complimenti e buona fortuna per il tuo exchange negli States! Siete davvero tanti quest'anno e faccio fatica a seguire tutti i vostri blog, ma ci proverò :D
Mi piace moltissimo il tuo modo di scrivere, scrivi veramente bene! E mi rivedo molto in ciò che scrivi, le reazioni delle persone quando pronuncio "Andrò un anno in Thailandia" sono le stesse che hai detto te :)
RispondiEliminaBellissimo blog :)
Grazie mille Chiara! :) Mi sarebbe piaciuto veramente tanto andare nella terra del sorriso, è uno splendido paese! A ognuno il suo!
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