È molto tempo che spero di trovare uno squarcio di giornata
per scrivere; è molto tempo che cerco qualcosa da scrivere. Ecco, in questo
momento un poco di tempo ce l’ho, e forse ho trovato anche qualcosa di
particolarmente interessante e spero utile per coloro che vorranno partire come
me.
Questo fine settimana si è svolto a Roma un campo di
Intercultura riservato a noi giovani avventurieri che andremo in Oriente ed in
Sud Africa. Presa dalle peripezie scolastiche non ho pensato molto a cosa ci
potesse riservare questo evento. Ad essere sincera non ci ho pensato per niente
e ho fatto male! Bisognerebbe sempre riservare del tempo a sè stessi e
concedersi di pensare a cosa ci aspetta; non dico che ci si debba fare delle
aspettative, ma prepararsi psicologicamente e darsi dei criteri sarebbe d’obbligo.
Per mia fortuna, tuttavia, è andato proprio tutto
immensamente bene! Forse è il circolo vizioso dell’ottimismo di cui parlavo nel
precedente post che mi perseguita o forse sono io che ho finalmente deciso di
vivere la vita che mi merito, fatto sta che questo periodo è un continuo
sentimento di felicità! Anche a Roma è andata così: un turbinio di persone
nuove e meravigliose, un insieme di sensazioni nuove, una valanga di cose da
fare ed infine tanta tanta stanchezza.
Siamo partiti dall’aeroporto di Torino in nove e siamo arrivati
a Roma dove eravamo più o meno in duecento anime. Naturalmente, come ogni santa
volta, la mia macchina fotografica è entrata in azione solamente durante il
viaggio di andata quindi non ho niente di visivo da mostrarvi purtroppo. Il
posto in cui si sono svolte le attività si trovava a qualche chilometro da
Roma, in aperta campagna, immerso nel verde. Ci siamo ritrovati in una
struttura religiosa (inutile dire che quasi tutti i crocifissi sono stati
rimossi dalle pareti e diligentemente rimessi al loro posto alla partenza)
davvero bella: fiori, un poco appassiti ma forse nessuno se n’è accorto, in ogni
dove così come i crocifissi. Insomma, un tipico luogo amato da Dio direi! Il
cibo era buono e le stanze pulite: Intercultura si è proprio presa cura di noi!
Per quello che riguarda le attività, avevamo degli orari
piuttosto stretti e poco tempo per noi ed anche per questo motivo reputo il fine
settimana appena passato abbastanza frenetico. Assumerò un comportamento
politically correct e non svelerò nulla di quello che i volontari hanno fatto
per noi, non voglio rovinare la sorpresa a nessuno che ha in mente di partire.
Eppure non vi risparmio le riflessioni e gli aneddoti!
Questo incontro è servito a rendermi più consapevole di
quello che affronterò da Agosto in poi. Certo non ha dato a noi partecipanti una
visione troppo rosea della Cina, anche perché di questo paese hanno parlato due
ospiti cinesi venute proprio in occasione di questo campo. Come da prassi, sono
state molto gentili, sobrie e rigorose. Hanno illustrato la cultura cinese e la
vita dei giovani in Cina. Tra una regola e l’altra, una restrizione e una lode
al partito, sono anche emersi aspetti nascosti. La Cina, per quanto io ne possa
sapere in questo momento, sorprende ogni giorno e riserva contraddizioni che
forse salveranno l’anima di noi fortunati (?) che ci andremo.
Dopo ore e ore di incontri in inglese e qualche lezione di
cinese con scarsi risultati, noi baldi giovani abbiamo anche avuto spazio per
conoscerci meglio e alleggerire le giornate passate insieme. Il tempo libero
durante le sere è stato essenziale! Un po’ per le strategiche capatine notturne
(che sono state prontamente troncate sul nascere dagli abili volontari) e un po’
perché erano davvero quei momenti a permetterci di confrontarci e divertirci. Era
inevitabile che tra circa duecento persone nascessero delle coppie (i miei due
amorosi preferiti sono separati da chilometri: lui abita ad Agrigento e lei a
Lecco, mondo infame!) come era inevitabile tornare a casa con un accento strano.
Così le nostre tre giornate sono passate e sono finite con promesse di
rivederci e auguri di buona fortuna.
Da parte mia, posso dire che sono partita leggermente
commossa da Roma quando ho visto tutti quegli ex sconosciuti che mi
abbracciavano e mi auguravanto un sincero “in bocca al lupo”. Ammetto che
ripensandoci questo incontro mi ha dato molto sia a livello umano che a livello
di esperienza e conoscenza e spero di
riuscire a farne tesoro per esperienze future!
Auguro a tutti di entrare in questo felice circolo vizioso e
di poter trovare la bellezza negli occhi di chi combatte giorno per giorno
sognando la riuscita.
Un sincero “in bocca al lupo” ai ragazzi che partiranno e
che non rivedrò, a coloro che hanno deciso di provarci ed infine anche a me.
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